Le piante, soprattutto in tempi più antichi, sono
sempre state portatrici di significati secondari, nascosti, spesso legati alla
cultura, al significato della vita, alle emozioni, alla morte. Purtroppo o per
fortuna (a seconda dei punti di vista) il progresso ha portato l’uomo ad ignorare
sempre più queste simbologie e, di conseguenza, i significati legati alle
piante. Le prime scritture che attribuiscono significati particolari alle
piante sono i miti greci e latini, ad esempio molte narrazioni di Ovidio,
Orazio o Plinio. Queste “storie” erano tenute molto in considerazione dagli
uomini di un tempo perché secondo il credo popolare le piante erano il tramite
tra il mondo degli inferi, il mondo degli umani e il mondo degli dei o anche il
legame tra il passato (le radici), il presente (il tronco) e il futuro (i rami
e le foglie). Oltre che per la loro importanza “mitologica”, le piante erano
protette, cantate e, in alcuni casi, venerate anche perché offrivano frutti con
cui cibarsi, ripari, legna per produrre luce e calore, succhi e polveri per
curare le malattie.
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Donne egiziane che usano l'aloe per la cura della pelle |
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Contadini egiziani che si occupano del raccolto di alcune piante |
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Antico affresco che rappresenta alcuni giovani romani che venerano delle piante suonando alcuni strumenti musicali |
Alcune delle piante che sia anticamente sia al
giorno d’oggi godono di varie simbologie, non sempre legate al mito, sono: l’abete,
l’alloro, il cipresso, l’agrifoglio, ecc.
L’abete
è ormai da anni l’albero di Natale e
per questo è presente nella maggior parte delle case in con concomitanza con
questo periodo. Anticamente gli veniva attribuito il valore della longevità,
unito nel tempo a quelli di gioia e coesione familiare. Negli anni molte
famiglie, italiane e non, hanno sostituito l’abete naturale con quello artificiale
nel momento di addobbare, appunto, l’albero
di Natale, chi per una questione ecologica, chi per una questione di tempo,
chi per una questione di risparmio e chi per tutti e tre i motivi.
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Un albero di abete |
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Abeti artificiali adibiti ad albero di Natale |
L’alloro è
sempre stata una pianta usata per scopi aulici e solenni, per questo col tempo
si è impregnata di significati legati alla gloria e alla grandezza. Nella mitologia
viene attribuita ad Apollo, come simbolo della sapienza degli dei. Negli anni,
considerando i suoi significati, l’alloro assurge a simbolo di gloria e
sapienza, per questo ne vennero insigniti i più grandi poeti del passato (detti
appunto poeti laureati), come Dante
Alighieri, Francesco Petrarca, Giulio Cesare. Ancora oggi si usa l’alloro in
occasioni particolari, un esempio è la famosa corona d’alloro indossata dai
laureandi nel fatidico giorno della discussione della tesi J.
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Alcune foglie di alloro |
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La "famosa" corona d'alloro dei laureati |
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Apollo (a sinistra) con la corona d'alloro in testa |
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La famosa immagine di dante Alighieri con la corona d'alloro dei "poeti laureati" |
Il cipresso
è una pianta che nella mitologia greca era molto ricorrente in quanto simbolo
di immortalità. Per tale motivo è legato alla vita spirituale dopo la morte e,
ancora oggi, è sempre presente in tutti i cimiteri (per la maggior parte
cristiani) per simboleggiare l’anima del defunto che si protende verso il
cielo. Anche in molti popoli orientali, come i giapponesi, il cipresso è
simbolo della vita, mentre nella mitologia nordica di longevità e piacevole
vecchiaia.
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Alcuni alberi di cipresso |
Anche l’agrifoglio,
come l’abete, è spesso usato nell'ambito delle festività natalizie come simbolo
di gioia e prosperità, in genere sostituendo la pianta naturale con quella
artificiale. Nell'antichità l’agrifoglio aveva due significati legati ai due colori
principali della pianta: il verde e il rosso. Il primo era simbolo di speranza
ed eternità, mentre il secondo richiama il sangue e la voglia di combattere.
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Alcune foglie di agrifoglio |
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